Richieste di chiarimenti sul CCL

 

Richieste di chiarimenti sul CCL

 

Richieste di chiarimenti sul CCL

 

Il risultato del Referendum (58% a 42%) sull’ipotesi contrattuale non lascia dubbi sul fatto che questo rinnovo non avrà vita facile nella sua applicazione in Azienda.

Inoltre, l’ostracismo dei 5 sindacati allo SNATER è evidente segno che si vive, da parte di qualcuno, ancora un clima da “curva calcistica”.

Molte sono le flessibilità richieste nel CCL dall’Azienda “sgradite” alle Lavoratrici ed ai Lavoratori o più semplicemente, non essendo state spiegate fino in fondo, che generano dubbi e paure.

 

Lo SNATER, oggi dopo aver sottoscritto il CCL 2014-2018, si fa carico di assolvere anche il compito di fare chiarezza chiedendo all’Azienda l’interpretazione di come intende applicare le novità che il Contratto introduce, focalizzando l’attenzione proprio sulle questioni che risultano più controverse. Domande alle quali, la Rai, può rispondere agevolmente con la “Circolare applicativa” che di prassi, dopo la firma del CCL, invia alle proprie Strutture.

Di seguito riportiamo SOLO ALCUNE questioni che i Lavoratori stanno segnalando, riservandoci di integrare le domande via via che arrivano.

 

Una di queste riguarda la creazione, dal 1° gennaio 2022, della Figura del Programmista Multimediale che vede l’unificazione di tre Figure Professionali: Programmista Regista, Assistente ai Programmi e Aiuto Regista/Assistente alla Regia. È ipotizzabile per l’Azienda prevedere l’utilizzo dell’intera gamma delle mansioni previste dalla nuova figura a partire dai livelli meno alti immaginando di continuare ad utilizzare la maggior parte dei restanti colleghi nelle mansioni che già oggi ricoprono e delle quali la Rai ha estremo bisogno?

 

Inoltre, la nuova Figura del Programmista Multimediale sta creando preoccupazione, ad un gruppo di Lavoratori della Radiofonia, per aver riportato nella declaratoria la realizzazione della “messa in onda”, in quanto con tale indicazione si intende, per prassi, la messa in onda delle trasmissioni radiofoniche, lavoro oggi svolto dai Tecnici della Produzione. Sarebbe importante, pertanto, definire con chiarezza in quale realtà lavorativa e di quale attività di messa in onda si intende per la nuova Figura.

 

Nel capitolo riclassificazione è stato chiarito dall’Azienda, nella lettera del 7 marzo 2018, che assegnando agli Operatori di Ripresa l’apicalità al livello 1, tutti coloro che oggi percepiscono il 25% non lo perderanno; è auspicabile chiarire, nel transitorio, in che forma continueranno a percepirlo. Rimane, invece, la confusione che si creerebbe in relazione alla “catena di comando” che oggi assegna all’Operatore di livello 2 il coordinamento dei Colleghi che operano sulle altre camere laddove si trovi in studio un nuovo livello 1. La Circolare su menzionata potrebbe prevedere la soluzione fugando imbarazzi.

 

Si riscontra, poi, la necessità di fissare velocemente i termini temporali del Job Posting previsto per l’utilizzazione dei cosiddetti “zainetti”; molte sono le situazioni di frizione sul tema, per lo più nelle Sedi Regionali, che rischiano di rallentare la finalità dichiarata nel CCL della contrazione degli appalti.

 

Poi, restano nel limbo tutti coloro che avendo ricevuto un provvedimento gestionale al 1° marzo 2018, provvedimenti già pronti prima della firma del CCL ma consegnati il giorno dopo la firma, non comprendono se a loro saranno applicate le vecchie o le nuove regole contrattuali.

 

Così come decine e decine di Colleghi che hanno fatto vertenza sindacale e che sono ancora in sospeso per la risposta aziendale, vivono il medesimo dubbio applicativo. 

 

Sta creando qualcosa in più dell’imbarazzo, aver assegnato l’apicalità al livello 1 ai soli Organizzatori-Ispettori di Produzione delle Riprese Esterne, anche in considerazione della almeno equivalente complessità del lavoro di quelli assegnati alle Riprese Interne e della unione, sulla carta, dei due Reparti sotto un unico Settore.

 

L’aver, inoltre, riscritto le declaratorie delle Figure Professionali in maniera sintetica sta creando fermento fra gli Arredatori, che si sentono diminuiti nella loro autonomia di progetto di oggetti di arredo e nella interlocuzione con la figura di riferimento della trasmissione che è il Regista. Stesso ragionamento vale per i Montatori che non vedono riportata, nella nuova declaratoria, la parte di scelta autorale delle immagini da montare.

 

Poco chiara è anche l’applicazione delle nuove regole sul Job Posting che non si comprende bene se saranno estese o meno anche all’Area Editoriale, dove ancora non risulta superata la Circolare che chiudeva quella esperienza della ricerca di personale.

 

Mentre, per il nuovo Profilo Professionale dell’Assistente di Redazione, sarebbe opportuno agevolare il più possibile le eventuali richieste provenienti da parte degli Assistenti ai Programmi in forza alle Testate, verso l’Area Editoriale, questo per lasciare, almeno nello start up, la possibilità anche a questi di diventare Programmisti Multimediali nell’Area Editoriale.

 

Genera, invece, preoccupazioni di legittimità il subordinare l’assegnazione dell’indennità Quadro B al Building Manager che “abbia svolto per almeno 5 anni l’incarico ricoprendo contemporaneamente anche il ruolo di Coordinatore Servizio Prevenzione e Protezione”. Non sfugge, infatti, che i due ruoli potrebbero essere considerati inconciliabili essendo, di fatto, uno il controllato e l’altro il controllore in relazione agli apparati di sicurezza sul lavoro delle Unità Produttive.

 

Risulta, inoltre, non chiaramente definito il percorso che porterà gli Operai Altamente Specializzati al livello 4, cosa che rischia di generare più malumori che aspettative non mettendo in moto quell’impegno che il nuovo percorso vorrebbe generare.

 

Per il capitolo che riguarda il Fondo di Solidarietà Bilaterale, lo SNATER chiede uno studio che evidenzi la possibilità e la convenienza di costituirlo internamente alla Rai evitando di distrarre soldi utilizzabili, invece, per le politiche di lavoro necessarie in Azienda.

 

Grande apprezzamento, da parte dei Lavoratori, ha riscosso l’impegno aziendale alla “possibilità di inserimento in Azienda” delle vedove/orfani di Colleghi deceduti. La richiesta è quella di chiarire la natura del contratto che verrà adottato (T.I., T.D, ecc.).

 

Fin qui le prime questioni evidenziate.

 

Invitiamo l’Azienda a percorrere la strada della chiarezza interpretativa del rinnovo contrattuale per facilitare l’organizzazione del Lavoro e ricomporre le fratture createsi.

Roma, 11 aprile 2018

La Segreteria Nazionale Snater


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